Il Progetto Culturale

Il Museo che abbiamo in mente dovrà essere un luogo fortemente attrattivo, soprattutto per i più giovani.

Colmando un vuoto davvero incomprensibile (a Roma esistono più di duecento luoghi di interesse museale, ma manca quello dedicato al Tevere, grazie al quale la città esiste), esso sarà concepito per documentare la funzione storica del fiume come “genitore di Roma“, il suo intrecciarsi con la storia, lo spirito e la cultura della città.

Nel Museo vi sarà anzitutto una sezione di realtà virtuale grazie alla quale il visitatore potrà vivere l’esperienza di una navigazione sul fiume in epoche diverse, oltre ad abbondante materiale esplicativo redatto dai migliori specialisti accademici sull’importanza del Tevere per la nascita e lo sviluppo della città, sulla sua morfologia, la sua flora e la sua fauna nel tratto urbano.

Vi sarà inoltre una sezione dedicata alla storia e alla funzione dei Circoli storici di canottaggio, vere e proprie “sentinelle“ del corso d’acqua, oltre che promotori degli sport fluviali. Infine il Museo sarà la base per organizzare visite storico- naturalistiche sul Tevere guidate da esperti. 

L’obiettivo che vogliamo raggiungere con la creazione del Museo è quello di migliorare l’offerta culturale della città, anche a beneficio dei turisti, accrescere soprattutto tra le giovani generazioni il rispetto per il fiume e l’esigenza di tutelarlo, e stimolare il desiderio di viverlo in tutti i modi possibili.

L'Imperatore e il fiume

L’incipit dell’iniziativa è stato un video di promozione ideato dagli stessi circoli, i quali hanno immaginato di lasciare la narrazione ad una delle figure storiche più importanti per Roma e per il Tevere, l’imperatore Cesare Augusto, che con queste parole descrive il “suo” fiume

Sono Cesare Augusto, imperatore.

Ho regnato sulle più importanti metropoli della Terra, ma non ho mai dimenticato che la mia grandezza fu merito del Dio Tevere. […] se Roma divenne capitale del mondo lo si deve sempre al fiume, che ha sempre assicurato quanto era necessario allo sviluppo di una meravigliosa civiltà: […] grazie al Tevere arrivarono a Roma uomini e donne provenienti da ogni dove, portando le loro idee, le loro storie, i loro talenti, le loro religioni.

So, guardando la mia città dal regno delle ombre, che anche dopo la mia vita terrena il fiume ha continuato a nutrire: i pescatori, i barcaioli, i mugnai, gli innamorati, hanno continuato a trarre da queste acque bionde il sostentamento […]

Nessun altro corso d’acqua ha mai avuto tanta importanza nella storia, e nessuno ne ha mai vista tanta svolgersi lungo le sue rive. E dunque sono grato ai canottieri tiberini, capaci di trasformare in gioia la fatica dei remi che ai miei tempi era riservata ai reietti, se oggi, con la creazione di un Museo, la memoria del nostro fiume potrà essere celebrata come merita; e se io stesso sono stato richiamato dal luogo delle ombre per farvi da guida in questo viaggio alla scoperta del Tevere.

Anzi, del Dio Tevere.